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Questo post è formato da più di mille indovinelli rimati, diviso, per non appesantire il bronswer in sette parti. Ottimo per rinfrancar lo spirito e rinfrescar la mente. Adatto per bambini dai cinque ai cento anni.

domenica 16 novembre 2008

Indovinelli Rimati. IV Parte


Indovinelli rimati.
Passatempo istruttivo per passare del tempo
tenendo la mente impegnata, e divertendosi.
Ottimo per bambini piccoli...
e per ragazzi fino ai cento anni
.


Risposte

601. Molte persone vengono dentro di me a lavorare                    otnemilibatS
e costruiscono auto, moto e trattori per arare.
Gli operai lavorano come matti e vivono di stenti:
perciò mi bloccano quando tira aria di licenziamenti.


602. Secondo te, chi è che munge il latte dalla mucca:                   erotignuM
il mugnaio, il mungitore o la stessa mucca?


603. Ditemi chi sono. Mi presento: mi chiamo Alfa Romeo.                   otua nU
Secondo voi, sono io che stavo come un babbeo
notte e giorno, sotto il finestrino della Giulietta
e volevo usare le trecce di lei come scaletta?


604. Sono un cubo con sei facce numerate.                                     odaD
Vengo lanciato e vince la scommessa il giocatore
che indovina il numero delle due facce superiori sommate.
C’è un altro cubo, ma quello serve per dare al brodo il sapore!


605. Il mio è un lavoro che richiede molto impegno,                         emangelaF
però non sono io che faccio il legno.
E’ dalla natura che mi arriva nel negozio,
ed io lavorando con lui non resto in ozio.


606. E’ sempre la decima parte del chilo, lordo o netto,                         ottE
ed è molto capace: quindi non inetto.


607. E’ fatto di banane… e di certo non è lui quel poverino,                    ocsaC
che si mette in testa chi guida un motorino?


608. Munge o macina, questo è il dilemma;                                    - anicaM
quell’uomo che sta chiuso in un mulino?                                  oianguM
Indovinarlo non dovrebbe essere un dramma,
basta pensarci soltanto un pochettino.


La cosa peggiore è fuggire
senza che nessuno ti insegue. (V. Gambardella)


609. Chi, col suo canto cercò d’incantare Ulisse?                           eneris eL
Lui si legò all’albero: perché una maga glielo predisse,
e tappò le orecchie pure agli amici per non farli sentire:
come fai tu quando alla mamma non vuoi ubbidire.


610. Sono fatta d’acqua normale di un fiume che non ristagna,                 atacsaC
e che ad un certo punto si butta giù dalla montagna.


611. Ogni cosa che si rompe c’è qualcuno che l’acconcia.                       aicnoC
L’oro da noi si pesa in grammi, in America si pesa in oncia.
La pelle dell’animale, prima di diventar pelliccia va trattata:
Mi sapresti dire tu che trattamento subisce la pelle acconciata?


612. E’ fatta di legno duro ed un elastico                                     adnoiF
e serve per gettar lontano un sasso.
Per aiutarti, in rima, ti dirò che le navi stanno alla fonda,
e che il sasso lanciato può arrivare fino all’altra sponda.


613. Sono andato a cercare un libro in una Pinacoteca,                     acetoilbiB
ma sono stato cacciato fuori in malo modo.
Ditemelo voi, che siete persone ammodo,
uno che cerca un libro dov’è che si reca?


614. Sto molto attento: a me nessuno la dà a bere,                            acetonE
ma entrando là dentro mi hanno messo in mano un bicchiere
con dentro: a volte un bianco e a volte un rosso d’assaggiare.
E assaggia una volta, e assaggia ancora, mi hanno fatto ubriacare.
Come si chiama il locale dove incautamente sono entrato?


615. E’ scritto in molte lingue sulla vetrina                                aicamraF
e dietro al bancone, in camice bianco,
non c’è un salumiere, ma un dottore o una signorina,
che vende intrugli, per quando sei malato o molto stanco.
Di che negozio sto parlando?


La comunione lava a secco tutti i peccati.   (V. Gambardella)


616. Sono entrato e sono rimasto a bocca aperta.                           acetocaniP
C’erano opere del Masaccio e del Tintoretto,
del Tiziano e di altri autori di grande intelletto.
Dove sono entrato per far questa scoperta?


617. E’ un uccello rapace a cui piacciono i serpenti:                     oiratnepreS
non per essere loro amico, ma perché sono nutrienti.
Ha zampe e collo più lunghi del normale,
il capo ornato da un ciuffo e vive nell’Africa orientale.


618. Hanno i semi ma non sono piante;                                        ad etraC
in certi posti sono cinquantadue, in altri quaranta.                       ocoig
Fra loro ci sono molte donne e in egual misura il fante.
Chi tocca il suo mazzo prende il vizio e più non lo pianta.


619. Sono sempre nel mio letto, ma non son malato.                              emuiF
Sono sempre pieno d’acqua, ma non son sudato.
Per avere il nome che porto significa che sono perenne:
chi mi ha generato è un ghiacciolo gigante ed è millenne.


620. Sono piccolo, ma non mi dolgo,                                          ollecsuR
di portare solo l’acqua piovana che raccolgo.
Scivolo giù solo da ottobre a febbraio,
perché sono orfano di un genitor ghiacciaio.


621. Deve venire all’alba, appena spunta il sole,                             adaiguR
chi vuol vedere come sono bella su rose e viole!


622. Sopra di me ci sono Re e Regine,                                      areihccacS
torri, alfieri, cavalli e fanti:
tutti sotto forma di statuine…
e dò da pensare a tutti quanti.


Hanno sempre detto che la Gazza è ladra;
io dico ch’è cleptomane.  (V.Gambardella)


623. E’ un sacco dove finisce quello che mangiamo:                            ocamotS
una specie di mulino umano.
Però se abusi e lo riempi troppo,
dentro di te sentirai i cavalli al galoppo.


624. Quando ti sei scolato fino in fondo,                                        iceC
un piatto pieno di questo legume tondo,
dietro di te succede la festa di Piedigrotta:
ad ogni passo che fai spari una botta.


625. Sono saporiti anche da soli, ma si esaltano                              iloigaF
quando nella pentola incontrano la pasta.
Se poi nella pentola incontrano anche la cotica di maiale,
allora, io penso, che nessun raffinato pranzo gli è uguale.


626. Quando s’invecchia, senza di lei non vedresti un accidente;                etneL
vedresti tutto quello che ti succede intorno confusamente.
Capita anche ad un bambino a volte di portarle,
ma per lo più sono correttive e dopo può levarle.


627. Dentro di me, tengo il martello, l’incudine e la staffa, per non dire   oihccerO
altro, e qualcuno potrebbe pensare che sono un fabbro.
Invece, queste cose le hai anche tu, e ti fanno sentire.
Senza, per capirmi, dovresti leggermi sul labbro.


628. E’ un ibrido che generalmente si usa a mensa,                          ireihcciB
nato tra una penna Bic ed il giorno trascorso. A garganella
dovresti bere, se non ci fossi lui nella dispensa;
oppure dovresti dissetarti ad una fontanella.


629. Non ce l’ha di sicuro la bambina,                                      onillesiP
quello che in natura sta in un baccello.
Lo tiene ogni maschietto, brutto o bello,
ed ogni tanto si mette a far la fontanina.


630. Non parla, non vola e non mangia,                                     anillafraF
ed è proprietà esclusiva del sesso femminile.
E’ l’amica prediletta del sesso maschile,
ed il suo posto è restare immobile sotto la pancia.


Il migliore ottiene le parti migliori,
come chi ha le parti migliori diventa migliore.  (V. Gambardella)


631. Per farci capire che fare due cose assieme non nuoce,                       avaF
c’è un detto, che ho trovato nel libro dei proverbi e motti,
che dice: Mentre la nave cammina, nella pentola la…si cuoce.
E’ un legume, i suoi semi, detti granelle, si possono mangiare freschi o cotti.


632. Per iniziare ti dirò che non è un complesso musicale.                      anuaF
Vorrei sapere da te, come si chiama quel complesso
che comprende, in una sola parola, ogni specie d’animale.
Ci potrai pensare un poco, ma se lo sai dimmelo adesso.


633. E’ un nome di donna, ma non è questa la ragione.                           arolF
Te lo chiedo perché è anche il nome che comprende
ogni specie di piante che crescono in una regione.
A volte per distrazione, spesso colpevolmente il piromane accende.


634. E’ fatta di parole che si alternano o che si baciano                      aiseoP
in continuazione, senza alcun ritegno.
Fra il poeta e il fine dicitore, questo è il suo regno:
piace agli innamorati romantici che estasiati l’ascoltano.


635. Può essere anche di terra: per dire che è poca.                       ottelozzaF
Era di stoffa, ora anche di carta: ma con quelli non si gioca.
Se fuori lo cacci, come la mosca quando ti viene al naso,
significa che hai il raffreddore e sei dal muco invaso.



636. Sono in vendita in ogni ferramenta:                                         odaD
senza di me sarebbe “un single” il perno.


637. C’è vinilica, di coniglio e c’è di pesce                                   alloC
ed è usata dai falegnami per tenere
assemblato un mobile senza cerniere,
e senza un chiodo che fuoriesce.


Il camposanto è un campo sperimentale,  dove si seminano uomini,
con la speranza che nascano santi. (V. Gambardella)


638. Senza di lei ti cadrebbero le mutande,                                     alloM
e la penna farebbe solo Tic senza Tac e non scriverebbe più.
Anche le reti dei letti e delle brande
ne usano tante per tenere il materasso sempre su.


639. Sono di caucciù e faccio le auto circolare.                                ammoG
Io sono quella del ponte, da masticare,
portata dagli americani nel quarantacinque,
e che ora si vendono nei bar in confezioni da cinque.


640. Sono aspro per natura:                                                    enomiL
la mia vita è in una scorza dura.
Io non amo per niente la cottura,
ma crudo mi spremo e dei vostri cibi ho cura.


641. Rivesto la maggior parte d’animali,                                         ileP
e gli uomini villosi che risentono ancora dell’animalità.
Alle donne cresco solo in quei pochi punti naturali,
ma quasi tutte, hanno verso di me un’avversità.


642. Dell’immenso cielo io sono il fratell astro,                               ortsA
e come stella, pianeta, o corpo celeste vivo.
Del cinematografo invece sono considerato un divo:
anche se nel sociale potrei essere un disastro.


643. Non sono un animale, ma ho la coda.                                       alletS
Sono diventata una Star da quando                                         atemoC
i cellulari non erano ancora di moda,
ed indicai a tre Re ciò che stavano cercando.


644. Nella stalla c’erano due animali, come riscaldamento,                      e euB
quando nacque quello che poi fu messo in croce.                         ollenisA
Dovresti sapermelo dire tu chi erano, in un momento,
questi due che per campare ancora sopportano la croce.


645. Per chi circola in città sono “il trenino”,                                 marT
e come lui sono elettrico e sui binari cammino.
Prima di me fu inventato quello a cavallo,
ma per andare in un posto, al culo ci facevi il callo.


La disoccupazione, se ben retribuita, dà la felicità. (Andrea Giardina)


646. E’ un mitico eterno uccello raro molto,                                  abarA’L
con la prerogativa di non essere mai sepolto.                             ecineF
Si dice che campasse mille anni, e quando s’accorgeva
dell’avvicinarsi della morte, si buttava nel fuoco e dalle ceneri risorgeva.


647. Ti apre la pancia e ci lavora dentro,                                   ogrurihC
come se tu fossi un’automobile,
mentre tu anestetizzato resti immobile.
Se tutto va bene lui ha fatto centro,
altrimenti resti eternamente immobile
e a casa non torni né a piedi e né in automobile.


648. Tutti vanno a gas, a benzina, o si pedala,                             idlabiraG
lui, bastian contrario, andava a Marsala:
per rompere ai Borboni nel paniere l’ova.
Partì da un Quarto, nei pressi di Genova,
ed è arrivato in Sicilia a mille. Appoggiato ad un tronco,
di notte, prima di dormire, beveva un poncio e s’infilava il poncho.


649. Mi sai dire il nome di una “Santa”, quindi donna,                   aniraM atnaS
ch’era in veste di “monaco” in convento e fu accusata
da un’altra donna di essere stata da lei violentata;
e lei pur di non dimostrare ch’era donna, quindi impossibilitata,
a fare ciò di cui veniva a torto accusata,
accettò di accudire il figlio nato a quella bugiarda donna,
fino alla sua morte: dove si scoprì ch’era una “Santa” donna.


650. Una volta erano l’unione eterna di un uomo ed una donna. Adesso,           ezzoN
diciamo ieri, era un contratto a tempo che alla scadenza,
si rinnovava o si mandava a monte, ricorrendo alla giurisprudenza.
Ora è di moda la convivenza…e puoi sposare anche uno del tuo stesso sesso.


651. Grosso come una zucca,                                                   airugnA
verde di fuori, dentro rosso fuoco.
Si taglia a fette e si mangia a casa o in loco:
la scorza, se ce l’hai, la dai alla mucca.


652. Sentimento di dispiacere per il bene altrui,                             aidivnI
fino a desiderare il male per chi ha le cose
che tu vorresti avere. Ti tormenti, ragion per cui
non vivi più, quando s’attacca addosso con le sue ventose.


Anche se gli altri hanno colpe,
concentratevi sulle vostre. (da:Il Tao per un anno)


653. Quando ti prende, e ti prende forte,                                      aibbaR
puoi commettere una pazzia.
Chi riesce a trattenerla, di lei è più forte:
però al fegato gli viene una malattia.


654. Se ce l’hai non combini mai niente:                                       eromiT
specialmente se sei militare e fai le guerre.
Se metti una “enne” al posto di una “erre”,
ti guido una barca come fosse niente.


655. Un poco non guasta, in un amore eterno,                                  aisoleG
ma esagerare la vita ti rende un inferno.
Dubbi, sempre dubbi t’affiorano alla mente
sulla persona amata, a costo di farti venire un accidente.


656. La gelosia è la causa, io sono l’effetto.                               otnemroT
Digrigno i denti, mi rodo il fegato e ragioni non intendo.
Non trovo pace, e a lungo andare una pazzia commetto
se penso sempre: “chissà adesso con chi mi sta tradendo?”


657. Agli antipodi di questa c’è l’antipatia.                                aitapmiS
Io sono un cultore di questa malattia,
e se incontro una che m’attira…all’istante m’innamoro:
mentre l’altra, l’antipatica, completamente ignoro.


658. Se è vera, è basata su sentimenti nati dal contatto                     aizicimA
quotidiano, e spesso è più forte dell’amore.
E’ l’unione non fisica: “anima e cuore,”
di due persone, senza sottoscrivere alcun contratto.


659. E’ riservata agli amici di qualsiasi sesso,                           aznedifnoC
fino a quando non s’esce fuori dallo spazio concesso;
perché si dice, che se il limite oltrepassi dell’oltranza,
“quella familiarità” diventa il padrone della male creanza.


  Sposare una ragazza senza averla prima... “praticata,” è
come acquistare una casa panoramica in una giornata di nebbia.                                                 
(V. Gambardella)




660. Quando una persona muore:                                              atitrapiD
è sparita, dipartita o deperita?


661. Una cosa latente è:                                                     atsocsaN
nascosta, inerte o palese?


662. Come si chiamano i monaci                                            inittedeneB
che seguono la regola di san Benedetto?


663. Come si chiamano i monaci che seguono la regola di san Francesco?    inacsecnarF


664. Come si chiama il salume senza testa ne coda che viene tagliato a fette?  emalaS


665. Come si chiama un giornale che esce una volta a settimana?           elanamitteS


666. Come si chiama: Un treno che fa poche fermate?                            odipaR


667. Come si chiama: Un prodotto che serve a detergere, a lavare?           ovisreteD


668. Come si chiama: Una miscela che serve per la carburazione?               anizneB


669. Come si chiama: Una sostanza eccitante, che si beve appena svegli?         èffaC


670. Figlio di Pasifae e del toro inviato da Poseidone a Minosse.           oruatoniM
Chi era quel ferocissimo mostro dalla testa taurina e dal corpo umano,
che fu rinchiuso nel labirinto, ed ogni anno, come nulla fosse,
sette fanciulli e sette fanciulle venivano sacrificate a quel mostro semi-umano?


671. Come si chiamava la figlia di Minosse, che con un’astuzia,               annairA
aiutò Teseo, suo promesso sposo, ad uscire,
dal labirinto, da Dedalo costruito con arguzia,
dopo che Teseo aveva fatto il Minotauro morire?


Se prendi due volte le misure, tagli una sola volta.   (Tratto  da: Il Tao per un anno)


672. Il labirinto era uno luogo dov’era facile entrare,                     olotor nU
ma per uscire, quasi impossibile la via ritrovare.                      ogaps id
Quale fu l’astuzia di Arianna, per far uccidere quella specie di drago;
dette a Teseo: un pennello e la vernice o un rotolo di spago?


673. Cosa ti ricordano questi tre colori:                                 areidnab aL
Bianco, rosso e verde?                                                  anailatI


674. Dopo che fu abbandonata da Perseo,                                         occaB
Arianna sposò non un uomo, ma un Deo.
Dimmi qual era l’altro nome, per inciso,
con cui i Romani chiamavano Dioniso?


675. Lo dovresti sapere, perbacco,                                           oniv leD
di cosa era Dio questo Bacco?


676. Un pranzo Luculliano è un pranzo misero?                                osozrafS


677. Per i mariti e moglie che non vogliono più stare in consorzio,       oizroviD lI
fu fatto un referendum che istituì…che cosa?


678. Chi era questo Poeta, Pittore, Scultore, Architetto?                olegnalehciM
lo riconoscerai in un istante, non appena ti avrò detto               itorranouB
che ha scolpito la pietà, e scoprirai pure quanto vale
come pittore, se ti dirò che ha dipinto il Giudizio Universale.


679. Dicono che io le attacco, ma dicono bugie,                         ehgirbaccattA
perché io non so nemmeno come sono fatte.
E’ vero che non mi faccio mai, i fatti e le cose mie:
ma se queste cose le attacco è per risposta alle malefatte.


Se Eva non avesse mangiato la mela non ci sarebbero
stati né sarti né spogliarelliste. (V. Gambardella)


680. Quante dita della mano debbo usare                                           euD
se il segno dell’ OK. voglio fare                                ecidnie ecilloP
Mi sapresti dire pure quali?                                           (chiusi)


681. Il mar Tirreno ed il mare Adriatico                                  oinoI ol,oN
secondo te sono adiacenti?                                             edivid il


682. Come si chiamava di nome quel Re Borbone                              odnanidreF
che la prima tratta ferroviaria in Italia costruì?
Andava da Napoli a Portici e penso che la costruì,
non per noi, ma per andare e venire dalla sua abitazione!


683. Quante dita della mano debbo usare                                           euD
se il segno delle corna voglio fare?                            olongim e ecidnI
Mi sapresti dire pure quali?


684. Chi era questo satiro, compagno di bacco,                                 oneliS
ch’erano sempre assieme come suola e tacco,
e che per paura di perdersi, gli stava sempre acculo,
e lo seguiva, sempre ubriaco, a dorso di mulo?


685. Quale Re, che per avergli riportato Sileno, che più non si trovava,      adiM eR
ottenne da Dioniso di tramutare in oro, tutto quello che toccava?
Nonostante fosse ricco, stava morendo di fame, e alla sua prerogativa
dovette rinunciare, per restare più povero, ma una persona viva?


686. Dione, figlia di Teti e di Oceano,                                        ereneV
ebbe da Giove una figlia,
che a detta di tutti era una meraviglia.
Chi era questa che in bellezza era su un altro piano?


687. Dione, oltre ad essere la figlia di Teti e Oceano,                       onrutaS
è anche un satellite che orbita attorno ad un pianeta.
Dimmi qual è il nome di questo pianeta, e una moneta
d’oro ti regalo, per aver svelato a tutti noi asini l’arcano.


688. Oggi sono alquanto taciturno,                                               evoN
perché il tempo è cattivo e fuori piove.
Parlo solo per chiederti quanti satelliti ha Saturno:
secondo te, ne avrà cinque, sette, oppure nove?


La vecchiaia imprime segni sul corpo
come gli aghi di un lento tatuaggio. (Tratto  da: Il Tao per un anno)


689. Quante dita della mano debbo usare                                           euD
se il segno della pistola voglio fare?                          ecidni e ecilloP
Mi sapresti dire pure quali?                                          (aperti)


690. Non possono essere quadrati                                                  erT
quelli che accerchiano Saturno.
Te lo dirò io che sono cerchi, perché senza lati,
ma di dirmi quanti ne sono è venuto il tuo turno.


691. Quante dita della mano debbo usare,                                        euD
se il segno del “niente” voglio fare?                           ecidni e ecilloP
Mi sapresti dire pure quali?                               (Aperti e tremolanti)


692. Quante dita della mano debbo usare,                                      onusseN
se il segno dei comunisti voglio fare?                                   (Pugno)
Mi sapresti dire pure quale braccio devo alzare?                        ortsiniS


693. Quante dita della mano debbo usare,                                       euqniC
se il segno dei Fascisti voglio fare?
Mi sapresti dire pure quale braccio devo alzare?                        (ortseD)


694. Un Oracolo disse che in nessun modo                                  ongaM olraC
si poteva sciogliere di Cordiano il nodo.
Sai dirmi chi vi riuscì? Uno che agli inganni troppo non bada,
perché non riuscendo a scioglierlo, lo tagliò con la spada.


695. Parlo di parentela, se così si può dire:                            ortsalletarF
Che cosa era il Minotauro per Arianna?
E’ più facile a dire che a capire…
basta scoprire chi era la mamma.


696. Ciclope, figlio di Poseidone,                                           omefiloP
aveva un occhio solo al centro della testa,
e fu accecato da Ulisse, l’imbroglione.
Mi sai dire il nome di questo gigantone?


Il dissenso non è slealtà,
perciò siate cauti prima di punire. (Tratto  da: Il Tao per un anno)


Ora passiamo a degli indovinelli che oltre a giocare,
servono anche a darci un poco di cultura scolastica.


697. L’avvocato pronuncia un’aringa o un’arringa?                          agnirra’nU


698. L’asino trascina un carro o un caro?                                    orrac nU


699. Quando ho fame che faccio:                                                  enoC
Ceno o faccio un cenno?


700. Il gatto si gratta la testa o se la grata?                                attarG


701. Parlando di una cosa trascorsa dico: fummo o fumo?                         ommuF


702. Come mi gratto: con le dita o con la ditta?                          atid el noC


A chi cerca l’impossibile è giusto
che gli venga rifiutato anche il possibile. (Proverbio)


703. Gli operai lavorano con la pala o con la palla?                      alap al noC


704. Un asino sfera calci o sferra calci?                                      arrefS


705. Ho mangiato una trotta o una trota?                                        atorT


706. Il cavallo trotta o trota?                                                attorT


707. Se non sono malato: sono sano o sanno?                                      onaS


708. Quando ho freddo accendo il cammino o il camino?                          onimaC


709. Sul porto c’erano molti pescatori che pescavano:                           ennaC
con le cane o con le canne?


710. Il tuo papà va in motto o in moto?                                          otoM


711. Alla tua sorellina la chiami cara o gara?                                   araC


712. Quando compri qualcosa, la paghi o la pachi?                               ihgaP


713. Quando piove, l’acqua scende dal detto o dal tetto?                        otteT


714. Quando porti il cane dal veterinario, te lo dosa o te lo tosa?              asoT


715. Quando la pecora vede il lupo che fa: bela o pela?                          aleB


716. La barba cresce sul volto o sul folto?                                     otloV


717. Un giardino grande si dice: è vasto o è fasto?                             otsaV


Accompagnati coi buoni e sarai uno di loro. (Proverbio)


718. Il soldato va in guera o in guerra?                                       arreuG


719. Quando piove, a terra si fa il tango o il fango?                           ognaF


720. Bevo il solito o bevo il solido?                                          otiloS


721. Nel campo i Vuoi tirano l’aratro?                                     iouB i ,oN


722. Ho visto correre in mare un motoscavo?                             ofacsotoM ,oN


Giocando impariamo come usare due lettere che a volte ingannano:
Che lettera metteresti al posto del trattino: una ‘M’ o una ‘N’?


723. Co-panatico                                                          “M” aretteL


724. Co-giungere                                                          “N” aretteL


725. co-cedere                                                            “N” aretteL


726. Co-direttore                                                         “N” aretteL


727. Co-mettere                                                           “M” aretteL


728. Co-forme                                                             “N” aretteL


729. Co-tenere                                                            “N” aretteL


Nulla incoraggia di più il furto di chi compra la merce rubata. (V.Gambardella)


730. Co-vivere                                                            “N” aretteL


731. Co-battere                                                           “M” aretteL


732. Co-muovere                                                           “M” aretteL


733. Co-fluenza                                                           “N” aretteL


734. Co-penetrazione                                                      “M” aretteL


735. Co-baciare                                                           “M” aretteL


736. Co-porre                                                             “M” aretteL


737. Co-promettere                                                        “M” aretteL
 


Ora passiamo ad altre due lettere altrettanto ingannevoli.
Che lettera metteresti al posto del trattino: una ‘C’ o una ‘Q’?


738. -uota                                                                “Q” aretteL


739. -uore                                                                “C” aretteL


740. -uotidiano                                                           “Q” aretteL


741. -uoio                                                                “C” aretteL


742. -uoziente                                                            “Q” aretteL


743. -uoco                                                                “C” aretteL


Chi a buon albero s’appoggia,
buon ombra lo ricopre. (Proverbio)


744. -uocere                                                              “C” aretteL


745. -uotazione                                                           “Q” aretteL


746. -uintale                                                             “Q” aretteL


747. -uirinale                                                            “Q” aretteL


748. -uella                                                               “Q” aretteL


749. -uinta                                                               “Q” aretteL


750. -uestua                                                              “Q” aretteL


Proviamo con queste due altre consonanti.
Che lettera metteresti al posto del trattino: una ‘S’ o una ‘Z’?


751. Portava in mano la bor-a della spesa.                                “S” aretteL


752. Per prendere il tram ho dovuto fare una cor-a.                        “S”aretteL


753. Sono stato mor-o da un serpente.                                     “S” aretteL


754. Ho mangiato sal-icce ed in-alata.                                    “S” aretteL


755. L’or-o aggredì il mio cane con un -alto.                             “S” aretteL


756. Il gatto fece un bal-o in avanti per prendere il topo.               “Z” aretteL


Buon pagatore è pronto a dar buon pegno. (Proverbio)


757. La mia casa è di piccole dimen-ioni.                                 “S” aretteL


758. Fate silen-io per favore!                                            “Z” aretteL


759. In questa casa non fun-iona niente.                                  “Z” aretteL


760. A mar-o chi non ha cal-e va scal-o.                                  “Z” aretteL


761. Ho mangiato una por-ione di torta alla crema.                        “Z” aretteL


762. Avevo avuto una brutta sen-azione.                                   “S” aretteL


763. Occorre pen-are prima di agire!                                      “S” aretteL


Ora la cosa diventa un poco più complicata, ma non temere.
Al posto del trattino hai a disposizione, tre possibilità.
Sostituirlo con una “q” con “cq” o con “qq”.


764. Sull’aereo, volano passeggeri ed e-uipaggio.                         “Q” aretteL


765. Ho a-uistato dei libri.                                             “CQ” eretteL


766. Ad aprile avremo le feste pas-uali.                                  “Q” aretteL


767. Ho messo a so-uadro tutta la casa.                                  “QQ” eretteL


768. In chiesa troviamo l’a-uasanta                                      “CQ” eretteL


769. L’a-uila ha afferrato il coniglio con gli artigli.                   “Q” aretteL


E' meglio essere il più povero sulla terra
che il più ricco al cimitero. (V. Gambardella)


770. C’è stato di sicuro un e-uivoco.                                     “Q” aretteL


771. Il gatto si è a-uattato per prendere il topo.                       “CQ” eretteL


772. I ragazzi giocavano con gli a-uiloni.                                “Q” aretteL


773. La mamma ha un anello coi brillanti e un altro con l’a-uamarina.    “CQ” eretteL


774. Gli zingari si sono a-uartierati sotto il cavalcavia.               “CQ” eretteL
 


Ora parliamo di verbi.
Il verbo è la parte variabile del discorso che esprime l’azione,
lo stato del soggetto, determinandoli nel tempo e nel modo.
Sostituisci al generico verbo “fare” il verbo più appropriato.
Se non ci riesci non ti preoccupare: leggi la domanda, poi la risposta,
e vedrai che la prossima volta qualcosa ti è restato nella testa.)


775. Fare una casa.                                                         eriurtsoC


776. Far legna.                                                           ereilgoccaR


777. Fare il pieno.                                                          eripmeiR


778. Fare merenda.                                                           eraignaM


779. Fare l’esame.                                                          erenetsoS


Chi ha il capo di cera, non vada al sole. (Proverbio)


780. Far festa                                                            eraiggetseF


Alcune espressioni particolari.


781. Fargli la pelle.                                                      olrazzammA


782. Fare attenzione.                                                   otnetta eratS


783. Fare il callo.                                                         israutibA


784. Farsi la barba.                                                          isredaR


785. Far fuoco.                                                               erarapS


786. Far rotta.                                                             isregiriD


787. Fare scalo.                                                             isramreF
otrop nu ni


788. Farla a uno.                                                          olrannagnI


789. Fare la fame.                                                             eritaP


790. Far paura.                                                             eriruapmI


Sostituisci al generico verbo “dare” il verbo più appropriato.


791. Il postino mi ha dato una lettera.                                    otangesnoC


792. Mi ha dato le indicazioni richieste.                                     otinroF


Chi ha il padre magistrato è sicuro del processo. (Proverbio)


793. Dammi quel libro.                                                        imigroP


794. Per una radio vecchia gli ho dato un Euro.                                otagaP


795. Mi hanno dato un incarico di responsabilità.                            otadiffA


796. La maestra ci ha dato molti compiti.                                   otangessA


797. Mi hanno dato il permesso d’uscire.                                     ossecnoC


798. Mi danno noia i suoi discorsi.                                          onacerrA



799. Non bisogna dare importanza a quello che si dice.                     eriubirttA


Fonti: Selezione dal Reader’s Digest.
Il Tao per un anno di Deng Ming - Dao
Il Piccolo libro della felicità di Andrea Giardina.
Proverbi napoletani e altro di (n. n.)*
Proverbi tratti da “Don Chisciotte e Sancio Panza.”
Qualche idea dall’Enigmistica e l’altra Enigmistica.
Miscellanea, di Vittorio Gambardella.

* Gli autori, per cause diverse “irrintracciabili” sono riportati con: (n. n.) in minuscolo.

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